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Le trasformazioni del clima dipendendo spesso da elementi naturali prima ancora che antropici, ma in ogni caso obbligano l’uomo a riorganizzare il suo rapporto con la natura. La relazione tra ambiente e territorio impone di ripartire dalla valorizzazione delle più preziose esperienze dei coltivatori diretti, vincendo un ecologismo salottiero che perde di vista le produzioni locali e la necessità di connettere i saperi e le esperienze concrete più virtuose in un percorso che diventi anche un impegno per gli amministratori e i politici. Nel dialogo italo-svizzero tra Monferrato e Repubblica del Canton Ticino emergono i comuni obiettivi di un percorso proteso alla sovranità alimentare e alla tutela ambientale del territorio, un insieme di risposte locali che traccia un percorso per un agire collettivo che possa indicare delle possibili risposte anche per le sfide globali.
Davide Rossi, docente, storico e giornalista, è direttore del Centro Studi “Anna Seghers” di Milano e dell’ISPEC, Istituto di Storia e Filosofia del Pensiero Contemporaneo della Svizzera Italiana. A Kinshasa (Repubblica Democratica del Congo) è vicedirettore dell’Institut International de Formation et Recherche “Patrice Lumumba”. Autore di svariati saggi dedicati alla storia, alla letteratura, alla cultura e al cinema dei paesi socialisti, ai popoli del Sud del mondo e al movimento internazionale dei lavoratori, è segretario generale del Sindacato Indipendente Scuola e Ambiente (SISA) e, dal 2021, coordinatore nazionale del Centro di Formazione e Ricerca don Lorenzo Milani. Corrispondente per Sinistra.ch, segue da un ventennio i più importanti festival del cinema, anche come direttore del sito Slatan Dudow Pensieri di Cinema. Dirige dalla fondazione nel 2000 il mensile culturale on line aurorarivista.it. È membro del direttivo della sezione ANPI di Camagna Monferrato.
Interventi di: Massimiliano Ay, Luca Beccaria, Maria Bottiglieri, Lea Ferrari, Luca Montaldo, Davide Rossi, Paolo Rota, Claudio Scagliotti.