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Il colpo di stato dell’11 settembre 1973 ha avuto come scopo la distruzione della democrazia cilena. Il paese doveva essere privato per sempre della propria indipendenza e sovranità. Due elementi decisivi si sono uniti per il conseguimento di questo risultato: il governo degli Stati Uniti e i traditori delle forze armate cilene. Il libro di Uribe descrive nel dettaglio le origini internazionali del colpo di stato, il rapporto di dipendenza del Cile dagli Stati Uniti e il tentativo di Allende di infrangerlo per conquistare una piena indipendenza nazionale. L’autore analizza le politiche statunitensi, il ruolo di Kissinger, della CIA, delle grandi corporation, ma anche quello degli altri paesi e delle forze golpiste interne. Il caso del Cile si inserisce quindi nella più ampia strategia globale nordamericana, che spiega perché gli Stati Uniti sono intervenuti in Cile. Questo è il “libro nero” del loro intervento.
Armando Uribe (1933-2020), scrittore, poeta, avvocato e diplomatico cileno, è stato consigliere dell’Ambasciata cilena a Washington, consigliere diplomatico di Allende e primo ambasciatore cileno a Pechino. Con l’avvento della dittatura di Pinochet, è riparato in Francia ed è potuto tornare in Cile solo nel 1990.