Edizioni Pgreco

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Pagine: 192
Formato: 14 x 21 cm
Data di pubblicazione: 2013
ISBN: 978-88-6802-019-4
Prezzo di vendita: 13,30 €
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Cesare Baudi di Vesme

A giudizio di Dio. Storia e tipi di ordalie

“Quando il giudizio umano fa difetto, o perché è circondato dalle tenebre dell’ignoranza, o perché non si ricorre ai tribunali, allora, affinché la giustizia non sia trascurata, bisogna rivolgersi a Colui che l’ha tanto amata… Così con libero consenso e non per odio, ma per amore della giustizia, facendo affrontare le forze dell’anima e del corpo, e parti si rimettono al giudizio di Dio…”.

Nel Medioevo, per stabilire l’innocenza o la colpevolezza di un imputato, si ricorreva alle ordalie, ossia al giudizio divino. Era un metodo riconosciuto dalle varie legislazioni medievali, e consisteva in determinate prove il cui esito si concepiva come diretta manifestazione della volontà divina. Sottoposte a precise condizioni e regole allo scopo di evitare frodi, falsità o spergiuri, le ordalie resistettero nella pratica giudiziaria fino al XIII sec. circa, quando decaddero a fronte dell’accresciuto vigore che l’autorità centrale andava riacquistando in ciascuna nazione d’Europa. Cesare Baudi di Vesme ripercorre, in questo testo, in maniera precisa e meticolosa, la grande popolarità di questa pratica giudiziaria, senza tralasciare la loro connessione originaria alle superstizioni pagane.

Cesare Baudi Di Vesme, (1862-1938). I suoi lavori, dedicati alle religioni e ai riti del sacro, furono premiati dall’Accademia di Francia. È divenuto con Storia dello Spiritismo l’autore di riferimento per gli studi sul fenomeno dello spiritismo.