Edizioni Pgreco

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Formato: 14x21
Pagine: 160
Data di pubblicazione: 2017
ISBN: 978-88-6802-193-1
Prezzo di vendita: 13,30 €
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Prezzo:

14,00 €
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Roy Medvedev

Dopo la Rivoluzione. La primavera 1918

Cosa sarebbe accaduto se già nel 1918 fosse stata applicata una linea analoga a quella adottata poi con la Nuova politica economica? Si sarebbe potuto evitare, se non lo scoppio, almeno il protrarsi della sanguinosa guerra civile? A interrogarsi è Roy Medvedev, una voce dissidente tra le più autorevoli nell’Unione sovietica che, dopo La Rivoluzione di ottobre era inevitabile?, prosegue un’ampia e dettagliata analisi della primavera del 1918, individuando gli errori commessi dai bolscevichi – in primis nei confronti dei contadini con i provvedimenti sull’ammasso obbligatorio del grano e sugli approvvigionamenti – e le conseguenze che ne derivarono per la storia dell’Unione sovietica. Nonostante i gravi errori commessi, Lenin riuscì a trovare una via d’uscita da una situazione estremamente critica, a conferma che “l’essenza della rivoluzione è la capacità di rinnovarsi. I suoi momenti fondamentali sono la mobilità rispetto al passato, la capacità di muovere rapidamente verso il futuro”.

Roy Medvedev (Tbilisi, Georgia 1925), figlio di uno stalinista scomparso dopo le repressioni staliniane, ha studiato filosofia all’Università di Leningrado, laureandosi a Mosca, dove ha lavorato per l’Accademia delle scienze pedagogiche. Oltre a Lo stalinismo (1972), una delle più acute analisi del periodo staliniano, ha scritto La Rivoluzione d’ottobre era inevitabile? (2017).