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OPERAVANO A MIGLIAIA, SUL FRONTE ORIENTALE, I PROFESSIONISTI DEL MASSACRO. QUESTA È LA LORO GELIDA, IMPASSIBILE, ALLUCINANTE CONFESSIONE FIRMATA.
I giornali e i rapporti compresi in questo libro e recuperati negli anni Sessanta nel Lago Nero, in territorio cecoslovacco, furono compilati, durante la Seconda Guerra Mondiale, dalle unità pseudo-combattenti dello Stabkommando personale del Reichsfürer Heinrich Himmler. Compito di tali unità, operanti tra le fitte foreste e le immense paludi nelle retrovie del fronte russo, era di procedere alla “pacificazione” di quei territori mediante la sperimentazione di sistemi che avrebbero dovuto servire “per il futuro addestramento e la futura guida delle truppe”. Dall’operazione, che costò la vita ad alcune migliaia di persone “trattate secondo l’uso di guerra” o “giustiziate” o “sottoposte a trattamento speciale”, fu redatta una cronaca scrupolosa: per l’appunto questi diari segreti, che nella loro impassibile ed efferata immediatezza, costituiscono un documento sconvolgente.