Edizioni Pgreco

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Pagine: 150
Data di pubblicazione: 2010
Formato: 14 x 21 cm
ISBN: 978-88-9556-388-6
Prezzo di vendita: 11,40 €
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Dieter Beck

La malattia come autoguarigione. Per una medicina olistica e una nuova visione dell’uomo

Dieter Beck cerca di dimostrare che la malattia somatica non è un evento assurdo, da far scomparire al più presto con manipolazioni chimiche e chirurgiche, bensì l’espressione di una lotta ricca di senso per il ristabilimento psichico e fisico. La tesi è questa: le malattie fisiche rappresentano spesso un tentativo di riparare un’offesa psichica, di compensare una perdita interiore o di risolvere un conflitto inconscio. Le particolarità di questa concezione della malattia sta nella valutazione positiva data alla sofferenza fisica, vista invece di solito come un fastidioso incidente sul lavoro. Nella presente trattazione, al contrario, vengono poste in primo piano le capacità sintetiche dell’Io e le tendenze creative del Sé, che mettono la malattia fisica al servizio dell’autoriparazione. Per la medicina è un’impostazione insolita quella di considerare le malattie come prestazioni creative al pari di un’opera d’arte. L’Io del paziente è visto più come una vittima della sua sofferenza fisica estranea all’Io che non come un partecipante attivo a quest’opera.

Dieter Beck, psicanalistica tedesco, è considerato il più grande pioniere della medicina olistica. “La Malattia come autoguarigione”, sua ultima opera, pubblicata dopo la morte, è il frutto di anni di ricerca teorica e di pratica clinica ed è il più riuscito tentativo di superare una scienza ancora troppo dualista e cartesiana, ricca di tecnologia, ma incapace di ascoltare e comprendere.